07_08_2012 | MARANO INQUINATO: DAL 2015 SI RISCHIA LO STOP DEFINITIVO ALLA BALNEAZIONE SU 3 CHILOMETRI DI COSTA RIMINESE

Martedì, 07 Agosto 2012

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MARANO INQUINATO: DAL 2015 SI RISCHIA LO STOP DEFINITIVO ALLA BALNEAZIONE SU 3 CHILOMETRI DI COSTA A RIMINI


Scarso a monte e cattivo alla foce, lo stato ecologico del fiume Marano mette a serio rischio dal 2015 la balneabilità della riviera di Rimini. “Con l'entrata in vigore – spiegano dal Movimento 5 stelle – della nuova legge sulla tutela delle qualità delle acque, gli sfiori a mare definiti di qualità scarsa, all'atto della chiusura, non potranno più essere riaperti alla balneazione, se non dopo aver approntato le misure necessarie per eliminare le cause definitivamente”.


Allo scattare della norma, dunque, “le ordinanze sindacali di chiusura temporanea (almeno per il Marano ma temiamo purtroppo per gran parte degli sfiori a mare, Ausa compreso) non avranno più efficacia e il rischio sarà quello di trovarci complessivamente almeno 3 chilometri di spiaggia (solo nel comune di Rimini) che verranno chiusi definitivamente alla balneazione”.


A questa conclusione il Mov è arrivato dando seguito alle segnalazioni di alcuni cittadini di Ospedaletto che nel maggio scorso hanno assistito, a “un ingente sversamento di liquami fognari nella zona di Ospedaletto di Coriano nel torrente Marano”. La data dello sversamento è quella del 13 maggio. Per le date del 14-15 maggio erano previste abbondanti piogge. I grillini hanno quindi chiesto spiegazioni in regione che sono arrivate con la conferma dell’assessore Sabrina Freda delle condizioni di inquinamento del fiume.


Da non sottovalutare il fatto che “gli stessi cittadini segnalavano di avere assistito allo stesso fenomeno almeno altre due volte nei mesi precedenti, in entrambi i casi sempre in previsione di piogge; precipitazioni che però poi in questi casi non si erano invece verificate, e dunque gli scarichi erano avvenuti in un momento di scarsa ricettività del fiume, che quindi non poteva diluire a sufficienza quello che le fogne scaricavano”.


L’allarme inquinamento per il Marano è confermato anche da un lato da Arpa che ha pubblicato dati sui “valori batterici (enterococchi e di escherichia coli) molto elevati”, e dall’altro da Goletta verde che nel 2011 analizzando le acque della foce aveva già scritto: "allarme rosso: la foce del Marano, che insiste nel comune di Riccione, oltre al deprecabile odore di urina sul luogo, i risultati degli esami dei biologi di Goletta verde hanno riportato livelli batteriologici così alti da essere difficilmente quantificabili, ma che superano sicuramente il milione di unità formanti colonie”.